I carabinieri di Catania hanno eseguito sei ordinanze nei confronti di medici, accusati di false certificazioni atte a usufruire di false pensioni.
CATANIA – Emettevano false certificazioni allo scopo di truffare l’Inps. Sei medici sono finiti nel mirino degli investigatori. I carabinieri della Procura del capoluogo etneo hanno così eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei medici specialisti: due sono stati portati in carcere, tre posti ai domiciliari e al sesto è stato imposto il divieto di esercizio della professione. Nell’inchiesta sono coinvolte complessivamente 21 persone.
False certificazioni, nei guai sei medici
Secondo l’accusa, con certificazioni artate, i sei medici hanno consentito la fruizione di indennità d’accompagnamento o pensioni d’invalidità a persone non avanti diritto. I reati contestati sono truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsa perizia e frode processuale. Il danno causato all’istituto previdenziale ammonta a svariate decine di migliaia di euro.
Catania, altre truffe all’Inps
Poco meno di un anno fa, i carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò, su delega della Procura etnea, avevano portato alla luce un sistema finalizzato alla truffa aggravata ai danni dell’Inps. Al centro dell’inchiesta numerose aziende del distretto di Paternò che nel biennio 2017-18 avevano effettuato l’assunzione fittizia di migliaia di dipendenti con un ingente danno alle casse dello Stato.
I militari hanno documentato la mendacità delle dichiarazioni aziendali attestanti l’impiego, secondo l’accusa mai avvenuto, di operai al fine di consentire l’indebita percezione di indennità di disoccupazione, malattia, assegno nucleo familiare e maternità da parte di migliaia di braccianti agricoli compiacenti.